Sentiamo ormai spesso parlare di pilates, ma chi non se ne occupa non sa bene di cosa si tratti, se di un particolare tipo di ginnastica o un metodo di stretching.
In realtà il pilates è un tipo di ginnastica rieducativa, preventiva e talvolta riabilitativa che si focalizza sul controllo della postura e il miglioramento della fluidità nei movimenti.
Ma come nasce il pilates?
Scopriamo insieme le sue affascinanti origini!
Il suo fondatore è Joseph Hubertus Pilates, tedesco di origine greca. A causa di suoi problemi fisici si interessò da sempre di medicina, nello specifico anatomia umana, e di sport.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale Pilates venne internato a Lancaster dove riuscì ad organizzare degli allenamenti per lui e i suoi compagni; probabilmente proprio grazie al suo training fisico, durante una grave epidemia, lui e i suoi compagni non si ammalarono.
Alcuni anni dopo Pilates venne mandato sull’isola di Man dove si trovò accanto a soldati menomati, immobilizzati a letto e/o bisognosi di riabilitazione: ecco che proprio in questo periodo Joseph iniziò a collaudare dei macchinari e della attrezzature per poterli aiutare.
Verso gli anni venti Pilates, in Germania, incontrò il coreografo e studioso del “movimento” Rudolf Laban, da cui trasse il famoso binomio danza-pilates. In America, insieme alla moglie, aprì uno studio a New York proprio accanto alla sede del New York City Ballet e questa coincidenza fu per lui una grande fortuna in quanto suscitò l’interesse degli artisti. In questo modo Pilates poté perfezionare la sua tecnica, partendo dal Mat Work, una serie di esercizi a corpo libero sul materassino arrivando al miglioramento di particolari attrezzi, come l’Universal Reformer che a tutt’oggi è parte centrale del metodo Pilates.
Il Pilates di oggi è basato sui principi del suo fondatore ma è stato arricchito grazie alle conoscenze mediche e riabilitative sviluppate dopo la sua morte.
Cerchiamo ora di capire, con la nostra istruttrice di pilates certificata Chiara Casarotto, qualcosa in più sul pilates per così dire “contemporaneo”:
#1 Come ti sei avvicinata al pilates?
Mi sono avvicinata al pilates in seguito a problematiche mie personali alla colonna vertebrale. All’età di 8 anni mi è stata riscontrata una scoliosi dorsale che ho curato con la ginnastica correttiva ed in seguito con il pilates. Da quel momento ho iniziato ad appassionarmi alla professione di chi seguiva la mia terapia e da lì mi sono detta “quando sarò grande farò questo lavoro!”
#2 A chi può essere rivolto?
A tutti coloro che hanno a cuore il proprio benessere, il proprio equilibrio naturale che, a causa dell’attuale stile di vita, dei ritmi lavorativi, dello stress, è andato perso; ma anche a coloro che praticano attività sportive agonistiche o pre-agonistiche, che vogliono migliorare le proprie performance o che hanno bisogno di un allenamento e di una preparazione atletica che vada a compensare eventuali “squilibri” muscolari causati appunto dalla pratica assidua di determinati sport. Queste attività possono anche essere mirate alla rieducazione motoria post riabilitativa svolta a completare ed integrare il lavoro di fisiatri, chiropratici, fisioterapisti, osteopati seguendo loro specifiche indicazioni e richieste.
È rivolto anche alle donne in gravidanza e/o post parto!
#3 Che differenza c’è tra il pilates a corpo libero e quello praticato con gli attrezzi?
Pilates Matwork si svolge a corpo libero sul tappetino “mat” o con l’ausilio di piccoli attrezzi (fitness circle, stability ball, flex band, toning balls, handle weigh, etc.).
Il pilates svolto sui macchinari, grazie alla loro resistenza a molle, permette di creare un allenamento più completo, offre una gamma di posizioni in più per tonificare gambe e braccia, ideale per i cultori del fisico. Ma possono essere utilizzati anche per allenamenti a basso impatto, soprattutto per i neofiti, le donne in gravidanza o nelle fasi riabilitative
#5 Quali sono i principali benefici di questa disciplina?
- aiuta a rinforzare il “core”
- migliora la postura
- attenua e previene i dolori alla colonna vertebrale
- migliora flessibilità e mobilità della colonna
- allunga la muscolatura
- presa di coscienza del proprio corpo
- rinforza la muscolatura addominale e di tutto il nostro corpo
#6 Ci sono delle controindicazioni?
Il pilates non ha controindicazioni di nessun tipo. La cosa importante è affidarsi a insegnanti competenti e certificati!
#7 Perché lo consigli?
Lo consiglio perché è una disciplina tutta da scoprire ed in continua evoluzione ma anche perché fa stare bene e crea dipendenza!
Grazie mille Chiara per averci dato delle pillole in più sul pilates!