Sei un runner, oppure un patito degli sport di massa/forza o resistenza, in ogni caso è fortemente consigliato avere un core allenato: si parla principalmente di core stability, non una semplice moda ma un’evoluzione del fitness che si orienta sempre più verso un equilibrio del corpo come propedeutico a un equilibrio psico – fisico. Ma cosa si intende nello specifico per core e perchè il controllo di questo gruppo muscolare è sempre più imprescindibile nell’allenamento?
Cos’è il core?
Prima di tutto occorre sapere quali muscoli vanno allenati in modo da monitorare anche i risultati sul nostro corpo: ne parliamo con Antonella Menga, personal trainer di riferimento nel panorama romano.
Antonella ci spieghi nel dettaglio cos’è il core?
Il core è costituito sia da elementi passivi sia attivi: le strutture passive sono la colonna toracolombare e le pelvi mentre le strutture attive sono l’insieme dei muscoli del tronco. La core stability permette di operare un adeguato controllo motorio e quindi mantenere una postura corretta, particolarmente nella zona lombare e pelvica che rappresentano due distretti delicati di ogni sportivo ma anche riabilitativo. Ad esempio, in tutte le attività che comportano la corsa, un’ottimale “core stability” permette all’atleta di applicare le sue forze in modo più efficace (correre più velocemente) riducendo contemporaneamente il rischio di infortunio e di re – infortunio.
Nello specifico, quali muscoli coinvolge?
Localizziamo il core nei muscoli i muscoli del rachide, gli addominali, i muscoli prossimali degli arti inferiori e più precisamente:
- trasverso dell’addome
- obliquo esterno
- obliquo interno
- retto addominale
- quadrato dei lombi
- dorsali
- multifido lombare
- erettore spinale
- adduttori
- ischio crurali
- quadricipite
- grande gluteo.
Tutti questi muscoli contribuiscono alla stabilità del corpo.
Migliorare le performance
Saper controllare quello che viene definito il nucleo funzionale dal quale si origina la spinta e il movimento significa migliorare le performance: per un runner, ad esempio, non basta macinare chilometri perchè l’aspetto aerobico va bilanciato con il tono muscolare per incrementare la spinta e la velocità, creando al contempo le condizioni per un allenamento in sicurezza e al riparo degli infortuni.
Risultati e prevenzione? E’ possibile con il core?
Da qualche anno ciò che era un’importante scoperta sta diventando sempre più utilizzata nella maggior parte degli sport, sia volta al miglioramento della performance sia alla prevenzione delle lesioni.
Il core è dunque considerato come un “corsetto” muscolare che lavora come un’unità per stabilizzare tutto il corpo e, in particolare, la colonna vertebrale, sia in presenza sia in assenza di movimenti degli arti ed è inoltre valutato come il ponte che unisce le estremità superiori ed inferiori del corpo e il punto dove passano e da dove vengono generate tutte le forze. Il core migliora l’equilibrio, la forza e la propriocezione sia rispetto all’unità locale del tronco sia rispetto ai movimenti globali nella vita quotidiana e nelle attività sportive.
Equilibrio fisico e psichico?
La core stability migliora l’equilibrio, la coordinazione, la postura e la forza mentale. Man mano che schiena e area addominale diventano più forti l’equilibrio e la coordinazione del corpo migliorano. Durante gli esercizi addominali viene stimolata una precisa area del cervello detta “cerebellum” che influenza coordinazione, cognizione dello spazio ed equilibrio.
Quindi allenando il core, non alleniamo solo corpo ma anche il cervello!